Tranquilli però, il puntale ritratto non è un puntale normale bensì un puntale da massé. Certo una cosa del genere non dovrebbe succedere nemmeno a quelli da massé ma si sa, i poveretti sono sottoposti a sollecitazioni davvero estreme, vengono sparati perpendicolarmente contro il biliardo da una stecca di oltre 700 grammi, praticamente come tuffarsi di testa in una piscina vuota.

Ed è proprio così, a furia di schiantare la stecca verticalmente contro biglia e ardesia che una bella sera la punta in fibra di carbonio è letteralmente esplosa, inghiottendosi ghiera e cuoietto. A dire il vero qualche segnale di cedimento l'aveva già dato una manciata di tiri prima, quando il bordo del puntale a contatto con la ghiera aveva scalfito quest'ultima facendo saltar via un rivoletto di plastica. Pur avendolo notato non ho minimamente preso in considerazione l'idea di fermarmi e così è successo l'irreparabile.

Avevo notato in passato qualche giocatore di artistica giocare i massè con puntali in fibra che portavano sulla punta un'anello, una specie di seconda ghiera in metallo lunga circa un centimetro che si sovrapponeva al punto di contatto tra ghiera e puntale. Ovviamente mi ero chiesto che cosa fosse e a che cosa servisse e non avendo mai avuto occasione di chiacchierare con i proprietari di quelle stecche mi ero risposto da solo, immaginavo fosse un peso utile a portare più massa sulla punta della stecca e spostare in avanti il bilancialemento (sulle stecche da massé viene utilizzato un bilanciamento molto avanzato).

Ora invece sono portato a rivedere la risposta alla mia domanda, credo di non essere il primo a cui succede questo tipo di inconveniente ed evidentemente chi mi ha preceduto ha escogitato questa "seconda ghiera" per scongiurare la possibilità di trovarsi il cuoietto inghiottito dal puntale come il sottoscritto.

Credo che proverò a riparare il puntale utilizzando questa soluzione e ovviamente vi farò sapere come va.