Biliardo o Bigliardo?




Biliardo -senza la g- è la forma con la quale il termine si è aggiunto alla nostra lingua tra il '400 e il '500 ed è, anche oggi, la forma corretta del termine. Ma non è stato sempre così, la forma in -gl- si è curiosamente alternata nei sei secoli di storia del tavolo verde.

Il termine biliardo è un francesismo che compare per la prima volta su carta italiana nel XVI secolo e si è continuato a scriverlo così per circa due secoli. A partire dal 1700 la forma in -gl-, italianizzazione del francesismo, ha iniziato a diffondersi. Secondo le mie ricerche, nel XVIII secolo la forma in -gl- si è via via moltiplicata fin quasi ad eguagliare -in diffusione- la forma tradizionale. Per gran parte del XIX secolo questa seconda forma ha continuato a diffondersi sempre più, tanto da entrare in alcuni vocabolari di lingua italiana dell'epoca.

A quanto pare, bigliardo è una forma volgare usata prevalentemente nel nord Italia e, seppur sia arrivata al punto di prevalere sul francesismo originale, è sempre stata considerata come una forma alternativa alla prima.
Nonostante nel corso dell'800 la forma in -gl- avesse superato la forma originale anche sui testi scritti, a cavallo tra '800 e '900, grazie al processo di uniformazione della lingua italiana, la forma riconosciuta e più usata torna ad essere biliardo.

Proprio quando sembrava che il dizionario avesse trovato pace, la forma in -gl- fa nuovamente capolino, è il ventennio fascista.
La politica linguistica del regime, volta all'uniformazione della lingua e all'eliminazione di nomi, termini e fonemi stranieri, reclama il più italico bigliardo a favore del francesismo biliardo. Ma l'imposizione linguistica arriva troppo tardi e non fa in tempo ad attecchire sulle penne dell'epoca. Il Biliardo Moderno scritto dal noto Ing. Garuffa e pubblicato nel 1933, senza dubbio uno dei volumi più importanti della bibliografia sul biliardo del nostro paese, è un testo marcatamente influenzato dalla cultura dell'epoca. Leggendolo si fa notare in alcuni passaggi l'impronta mussoliniana ma il termine biliardo, come si vede dal titolo stesso, rimane nella sua forma originale.
Un anno dopo l'uscita del manuale di Garuffa, l'istituzione culturale del regime, l'Accademia d'Italia, riceve mandato per redigere il nuovo vocabolario italiano e il primo ed unico volume mai pubblicato, che copre le lettere A-C va in stampa solo nel 1941.

Superata quest'ultima fase di incertezza -volgare più che grammaticale- si è tornati agilmente al francesismo, anche se tutt'oggi, come testimonia Google, qualche bigliardo continua a sopravvivere.

ecio

Nessun commento:

Posta un commento