Kamui vs. Longoni Fuji


Una prova lunga 2 anni

Ho iniziato questo confronto testa a testa di due tra i quoietti più apprezzati dai giocatori di pool, carambola e birilli, più di 2 anni fà. Questo tempo da monaco Zen non me lo sono preso volontariamente, per cause di forza maggiore ho dovuto abbandonare il gioco del biliardo per qualche tempo.

La pausa forzata dal gioco, sebbene non sia stata certo piacevole, è risultata molto utile ai fini di questo test. Prima dell'interruzione avevo giusto terminato le mie prove e avrei dovuto scrivere questo post ma non ho fatto in tempo, ed ora che ho ripreso in mano la stecca, mi sono reso conto di non ricordare più su quale dei due puntali è montato il Kamuj Black e su quale il Longoni Fuji Black, i quali da montati sono visivamente indistinguibili.

La cosa mi ha devertito e ho ricominciato da capo il test ignorando quale quoietto stessi realmente provando, quindi libero da qualsiasi pregiudizio la mia mente potesse aver formulato con le prove fatte in passato. In realtà, quando ho installato i due quoietti, sono stato abbastanza lungimirante da appuntarmi quale quoietto avevo montato su quale puntale ma ho voluto evitare di andare a rivedere l'appunto fino alla fine del test.

Il confronto

Entrambi i cuoietti sono per me una novità al momento del test, sono i primi che monto e che provo. Il primo è il cuoietto di riferimento degli ultimi tempi, il Kamuj, nella versione Standard Black, il secondo è l'italico rivale, il Longoni Fuji, anch'esso in versione Black.

Il Kamuj Standard Black è un cuoio stratificato ad 11 strati in cuoio suino a conciatura vegetale tinto di nero, da qualche tempo ha preso il posto del Moori come cuoio più popolare del momento. Il particolare procedimento di concia vegetale adottato nella preparazione delle pelli che compongono gli strati del cuoietto è, a detta del produttore, il segreto delle sue prestazioni eccezionali. Il rivale del Kamuj -in questo mio faccia a faccia- è il Longoni Fuji Black, cuoietto molto simile sulla carta: sempre pelle suina tinta di nero ma con 10 strati, contro gli 11 del Kamuj, non è noto quale sia il processo di concia delle pelli.

Ho deciso di testare i due quoietti in contemporanea, montandoli su due puntali identici da carambola (Longoni, profilo E71 da carambola) giocando a carambola 3 sponde, quindi con le biglie da 61,5 mm su biliardo internazionale.
In fase di installazione ho abbassato l'altezza di entrambi i cuoietti, come faccio sempre con tutti i cuoietti stratificati (per me troppo alti), portandoli ad un'altezza di circa 4 mm sul fianco.

Durezza, elasticità e consistenza

Al di là delle sensazioni e preferenze personali, che rimangono sempre i parametri più importanti nella scelta del proprio materiale, ritengo che i parametri oggettivi su cui può essere valutato un cuoietto siano Durezza, Elasticità e Consistenza nel tempo.

Ho provato entrambi i cuoietti in vesione M quindi con una durezza intermedia, Kamuj propone una scala di durezza in quattro livelli (SS, S, M, H) mentre il Fuji viene venduto in tre durezze (S, M, H). La durezza nominale, anche se misurata con strumenti da laboratorio, non è mai un buon parametro per valutare un cuoietto e questo confronto ne è una prova. Sebbene i due rivali sulla carta hanno una durezza quasi identica li ho trovati sensibilmente diversi, nello specifico il Kamuj è decisamente più duro del Fuji, la differenza si percepisce marcatamente già all'installazione, in fase di stondatura.

Parte della differenza che ho riscontrato tra i due cuoietti è dovuta anche all'elasticità. Il Fuji, oltre ad essere meno duro del Kamuj è anche più elastico e questo contribuisce a dare una sensazione di maggiore morbidezza. L'elasticità è, a mio avviso, la proprietà più importante e determina, la capacità del cuoietto di assorbire un impatto deformandosi e conseguentemente restituire la forza assorbita ritornando alla sua forma iniziale. A parità di colpo e di durezza del cuoietto, un cuoietto poco elastico riduce il tempo di contatto tra cuoietto e biglia battente, al contrario, un cuoietto elastico allunga il tempo di contatto riuscendo ad impartire più effetto alla battente rispetto al primo. Un cuoietto molto elastico dà una sensazione alla steccata più "gommosa", gli inglesi dicono "bouncy", questo tipo di sensazione può dare l'impressione al giocatore che il cuoietto sia più morbido di quanto effettivamente non sia. In genere tutti i cuoietti stratificati sono più elastici dei cuoietti tradizionali e questi due non fanno eccezione, questa particolarità li rende veramente molto performanti sugli effetti estremi con prestazioni davvero molto alte in termini di grip sulla biglia e quantità di effetto impartito.
Per quanto riguarda infine la consistenza nel tempo, entrambi i prodotti, come la maggior parte dei cuoietti stratificati, hanno un livello molto alto: non spanciano sui lati (mushrooming), non patiscono l'umidità e mantengono alla grande la stondatura e la rugosità superficiale richiedendo pochissima manutenzione e una vita davvero molto lunga.

Le mie conclusioni

Passando dai parametri oggettivi al parere soggettivo, definirei il Kamuj Black M un cuoietto "severo": è molto potente e performante su tutti i fronti ma tollera poco le imprecisioni, sopprattuto sugli effetti estremi. Il Fuji Black M ha una spinta inferiore rispetto al primo ma è molto più costante e affidabile nelle prestazioni, la sensazione di presa sulla biglia è massima in ogni situazione.
In conclusione, se dovessi consigliare quale montare, consiglierei il Fuji in quanto più versatile, "permissivo" e anche economicamente più conveniente rispetto al Kamuj, che è al momento è uno dei prodotti più cari in commercio.





ecio

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