Il tiro di Acchito. Quello vero!


Eccoci, dopo il primo post di doverosa presentazione è venuto il momento di parlare di biliardo e quale argomento migliore per iniziare il blog se non l'Acchito.

Oggi, nel gioco dei birilli, il tiro di acchito è il tiro di apertura di una partita: il giocatore che ha diritto al primo tiro batte con biglia in mano sull'avversaria, posta sulla penitenza d'acchito. Una tempo però il tiro di acchito era un altro e a tirarlo non era chi doveva aprire la partita ma l'avversario!
Se non hai mai giocato a birilli sul biliardo classico -quello con le buche e le sponde alte- o non hai mai lasciato che un giocatore più anziano di te ti raccontasse come si giocava una volta, probabilmente ora hai un grosso punto interrogativo stampato in faccia. Niente di grave, ora mi spiego meglio.

Nel gioco classico dei birilli -e non solo- l'apertura di una partita si componeva di due fasi, l'acchito e la battuta. Nella fase di acchito non era l'arbitro a posizionare biglia e pallino sul tavolo ma era il giocatore avversario a metterle in gioco. Chi doveva acchitarsi -o mettersi- usava due tiri liberi consecutivi, nei quali acchitava prima la propria biglia poi il pallino. Solo dopo la fase di acchito il giocatore che aveva diritto di aprire il gioco poteva giocare la sua biglia andando al tiro di battuta.

Chi si acchitava doveva ovviamente cercare di lasciare un tiro scomodo all'avversario, che gli impedisse di andare a castello e il tiro più sicuro per ottenere questo risultato era quello di mettersi davanti ad una buca, il più possibile vicino all'orlo. Se l'acchito in buca riusciva il giocatore acchitava anche il pallino allontanandolo il più possibile dalla battente per togliere all'avversario anche la possibilità dei punti di pallino. In questa situazione di acchito da manuale al giocatore che batteva non restava che imbucare la biglia acchitata, guadagnando sì due punti, ma lasciando a sua volta biglia in mano all'avversario.

Se questo era l'acchito ideale, le possibili alternative erano tuttavia moltissime. Le possibilità e i pericoli offerti dalle buche rendevano tutt'altro che scontata la riuscita dell'acchito e l'opportunità di acchitare anche il pallino creava una molteplicità di soluzioni tattiche.

L'acchito ai tempi del biliardo classico era dunque una fase molto importante del gioco, metteva i giocatori sullo stesso piano e permetteva al giocatore esperto di iniziare ad imporre il proprio gioco prima ancora che la partita iniziasse.

ecio

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